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Guida alla liquidazione dell’IVA: che cos’è, ogni quanto deve essere fatta e quali sono le modalità di versamento

Approfondimenti

Nel calendario fiscale Settembre è un mese importante non soltanto perché il 30 settembre è il termine ultimo per la consegna del Modello 730/2025 Redditi 2024.

Molte imprese e professionisti infatti dovranno rispettare un altro adempimento, quello della liquidazione dell’IVA.

In questa guida analizzeremo tutte quelle nozioni utili per comprendere la vera natura dell’IVA e altri aspetti:

  • in che cosa consistono le operazioni di liquidazione
  • come si calcola la liquidazione IVA
  • quali sono le scadenze importanti da ricordare
  • come eseguire il versamento utilizzando il codice tributo corretto

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Che cosa si intende per liquidazione IVA

Iniziamo col dire che l’IVA viene riscossa dalle imprese e poi pagata allo Stato attraverso un rendiconto che può avere cadenza mensile o trimestrale (la frequenza cambia in funzione della dimensione dell’azienda).

Attraverso la liquidazione IVA vengono calcolate le somme da pagare, o richiedere come rimborso, in funzione dei crediti e dei debiti.

Ecco dunque una definizione precisa di liquidazione IVA:

La liquidazione IVA è l’operazione con cui un’impresa o un professionista calcola periodicamente (mensilmente o trimestralmente, a seconda del regime) l’ammontare dell’IVA da versare allo Stato oppure dell’IVA a credito da riportare al periodo successivo.

Viene fatto dunque un confronto tra IVA a credito ed IVA a debito. Nel primo caso facciamo riferimento all’ l’IVA incassata sulle vendite o prestazioni fatturate ai clienti mentre, nel secondo, a quella pagata sugli acquisti e sulle spese sostenute con fatture ricevute dai fornitori.

 

Come viene calcolata la liquidazione IVA

L’operazione matematica che consente il calcolo della liquidazione IVA consiste nel sottrarre i debiti dai crediti, ovvero l’imposta addebitata ai clienti da quella pagata ai fornitori.

Il risultato può essere:

  • IVA a debito maggiore di quella a credito: esiste un debito IVA da versare all’Erario;
  • IVA a credito è maggiore di quella a debito: si genera un credito IVA, utilizzabile nei periodi successivi o in compensazione.

Quali sono le tempistiche di liquidazione IVA

Come accennato, la frequenza con cui devono essere fatti i versamenti dipende dal volume di affare dell’impresa ovvero l’importo totale delle vendite di beni e delle prestazioni di servizi, calcolato al netto delle variazioni in diminuzione e dell’IVA addebitata al cliente.

La periodicità può essere trimestrale se non vengono superati:

  1. 500.000€ per le aziende la cui attività principale consiste nelle prestazione di servizi, l’esercizio arti e professioni;
  2. 800.000€ per le aziende che hanno un’attività principale differente da quella sopra.

Esiste poi un elenco di aziende che ha la possibilità di liquidare l’IVA ogni tre mesi indipendentemente dal volume d’affari generato. Queste organizzazioni appartengono ai seguenti settori:

  • gestione di impianti di distribuzione di carburante
  • autotrasporti
  • arti e professioni sanitarie
  • erogazione di servizi al pubblico

Ricorda sempre che:

  • le aziende che liquidano l’IVA mensilmente devono eseguire il pagamento il giorno 16 del mese successivo al periodo a cui si riferisce l’importo;
  • le aziende che liquidano l’IVA ogni trimestre devono eseguire il pagamento il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre.

Sulla base di quanto detto le prossime scadenze sono:

  • III Trimestre (1° luglio – 30 settembre): scadenza il 16 novembre;
  • IV Trimestre (1° ottobre – 31 dicembre): scadenza il 16 marzo dell’anno successivo per i contribuenti trimestrali ordinari e il 16 febbraio dell’anno successivo per i trimestrali speciali.

Le scadenze cambiano in base all’importo da pagare: se l’IVA mensile è di 100 euro o meno, il versamento può essere rimandato al mese successivo, ma non oltre il 16 dicembre. Per chi paga ogni trimestre, se l’importo è sotto i 100 euro, questo viene sommato a quello del trimestre successivo, da pagare comunque entro il 16 novembre.

 

LIPE: liquidazioni periodiche IVA

Questo adempimento si aggiunge a quelli mensili o trimestrali appena descritti.

La LIPE deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate entro il secondo mese successivo al trimestre di riferimento; nel caso in cui la scadenza ricada nelle giornate di sabato e festivi allora deve essere preso come riferimento il primo giorno feriale successivo.

Nel modello devono essere riportati dati relativi alle operazioni attive e passive del trimestre di riferimento e, ovviamente, quelli relativi alla situazione di debito e/o credito IVA.

Le operazioni attive sono le vendite o le prestazioni effettuate mentre quelle passive sono gli acquisti sostenuti.

I soggetti passivi IVA ogni tre mesi devono inviare telematicamente all’Agenzia i dati contabili di tutte le operazioni eseguite; sono esclusi coloro che hanno adottato un regime forfettario.

 

Liquidazione IVA: come eseguire il versamento

Per versare l’importo all’Agenzia delle Entrate si utilizza il modello F24 con i relativi codici tributo indicati dal Fisco.

PAGAMENTI IVA MENSILI

I codici tributo da utilizzare vanno da 6001 a 6012, ognuno identifica il mese di riferimento.

PAGAMENTI IVA TRIMESTRALI

I codici di tributo da utilizzare vanno dal 6031 al 6034.